Oggetto al confine tra la letteratura e l’opera d’arte, tra realtà e fantasia, il bestiario medievale è al centro della mostra allestita al Getty Museum di Los Angeles, che riunisce alcuni esemplari provenienti da tutto il mondo.
Emblemi di un’epoca che guardava al fantastico come una delle possibilità del reale, i bestiari di origine medievale sono protagonisti della mostra Book of Beasts: The Bestiary in the Medieval World, allestita al Getty Museum di Los Angeles fino al prossimo 18 agosto. Un viaggio alla scoperta delle creature che popolavano non solo le pagine di questi preziosi libri, ma anche l’immaginario di allora.
Strumenti devozionali ma anche fonte di intrattenimento letterario, i bestiari in mostra nella sede californiana affondano le radici nei secoli compresi fra il 500 e il 1500: riunendo grifoni, unicorni e leoni, associati a luoghi geografici conosciuti e ad altri solo immaginati, si connotano come una raccolta di scritti e illustrazioni in equilibrio tra realtà e fantasia.
Le oltre 100 opere in mostra corrispondono a un terzo dei bestiari latini giunti fino a noi, allargando il campo a manoscritti, dipinti, arazzi e sculture di derivazione medievale. A emergere è l’aspetto fortemente attuale dei bestiari: Elizabeth Morrison, senior curator della sezione manoscritti al Getty Museum, li associa ai meme contemporanei.
[Immagine in apertura: Unknown French and Belgian artist, Griffin, 1460, from Lambert, canon of Saint Omer, Book of Flowers, The Hague, Koninklijke Bibliotheek, National Library of the Netherlands, KB KW 72 A 23. EX.2019.2.116]