Nell’ambito della decima edizione del Festival dei Laghi, è stata promossa la mostra "La voce dell’acqua", che negli spazi della Fondazione l’Arsenale affianca sei modi diversi di leggere la dimensione lacustre. Fino al 9 giugno.
Con La voce dell’acqua, la Fondazione l’Arsenale di Iseo, in provincia di Brescia, accoglie le opere di sei fotografi che hanno scelto di misurarsi, ciascuno secondo la propria tecnica e visione, con il tema dell’acqua. A partire dall’11 maggio gli scatti di Renzo Bertasi, Marco Conforti, Michele Gusmeri, Roberto Montanari, Domenico Parigi e Rosetta Zampedrini daranno vita a un multiforme percorso espositivo, che dal reportage approda all’ambientazione, fino ad arrivare all’interpretazione artistica.
A essere preso in esame è questo essenziale elemento per la vita e la sopravvivenza, al centro di un’indagine condotta mediante il mezzo fotografico. Curata da Donata Bini – consigliere del CdA dell’ente culturale iseano e membro dell’associazione fotografica “Il Biancoenero” di Brescia – la mostra è legata al Festival dei Laghi, annuale appuntamento nel cui circuito rientrano vari luoghi della Lombardia.
Eterogenee le letture del tema proposte dagli artisti coinvolti: Gusmeri si è soffermato sul racconto delle atmosfere intimamente connesse con la dimensione lacustre; per Bertasi “l’acqua è un pretesto, una base dalla quale emergono grafie molto interessanti“. Nelle opere di Zampedrini diviene la forza in grado di generare movimenti morbidi, “simili a velluti con ispirazioni futuriste“, mentre per Montanari può trasformare il paesaggio in un’opera artistica.
Formato polaroid per il reportage di Domenica Parigi, composto da scatti realizzati la domenica mattina sul lungolago; riportano in vita l’estate e l’appropriamento del lago da parte delle persone in cerca di riposo ed evasione le foto di Marco Conforti (suo lo scatto in apertura di articolo), che documentano quanto avviene nelle calde domeniche estive.