28 Giugno 2019
Negli spazi della Fondation de l’Hermitage, a Losanna, una mostra appena inaugurata riunisce circa 140 opere, relative a cinquecento anni di produzione artistica mondiale, per ricostruire il rapporto degli artisti con la rappresentazione dell'ombra, non soltanto in pittura.
Con la mostra Shadows from the Renaissance to the Present Day, la via il 28 giugno, la Fondation de l’Hermitage di Losanna prosegue nel segno del percorso avviato nel 2013 con Windows, from the Renaissance to the Present Day. Dürer, Monet, Magritte…. Ancora una volta, infatti, la storia dell’arte viene ripercorsa impiegando una speciale “lente di osservazione”, che predilige l’analisi di un tema preso in esame da una pluralità di autori, nei secoli.
Nel caso di questo nuovo progetto espositivo sono state le molteplici sfaccettature dell’ombra nell’arte a divenire “l’espediente” per un viaggio tra i secoli e le correnti artistiche.
Visitabile fino al 27 ottobre, la mostra dell’istituzione svizzera comprende circa 140 opere, rappresentative di circa 500 anni di storia artistica mondiale e una gamma molto diversificata di forme artistiche: dalla pittura all’installazione, dalla scultura al disegno, dalla fotografia al video.
Arricchito dalla presenza di importanti prestiti, concessi da prestigiosi musei e collezioni private internazionali, il percorso espositivo fa luce sulle modalità con cui l’ombra è stata indagata, rappresentata e interpretata a partire dal XVI secolo – come “prime manifestazioni” si considerano le sue “apparizioni” nella pittura del tardo medioevo – fino ad arrivare ai giorni nostri.
Proponendo un confronto tra capolavori dell’arte occidentale emerge l’intensità dell’interesse e della suggestione verso l’ombra, indipendente dai generi sperimentati: dagli autoritratti di Rembrandt e Delacroix alle esplorazioni prospettiche di Baccio Bandinelli e Pieter de Hooch; dal ricorso al chiaroscuro con Luca Cambiaso, Jacob Jordaens e Joseph Wright of Derby, fino alla rappresentazione paesaggistica cara ai romantici, tra cui Caspar David Friedrich, Carl Gustav Carus e Wilhelm Bendz.
Tra le correnti moderne prese in esame dalla mostra anche quella impressionista e post-impressionista, portatrici di un profondo rinnovamento nello studio della luce.
Soprattutto nel corso del XX secolo, poi, l’ombra e l’impiego di intensi controluce acquisiscono un nuovo vigore, assumendo un ruolo chiave nella ricerca di un linguaggio formale di contrasto innovativo. Lo attestano, tra gli altri esempi, le ombre inquietanti e paradossali dei simbolisti, degli espressionisti, dei surrealisti Salvador Dalí, René Magritte e Max Ernst.
L’analisi prosegue con alcuni dei grandi protagonisti del secolo scorso, da Pablo Picasso a Andy Warhol, da Joseph Kosuth a Vito Acconci, in un itinerario che dà conto dell’ascesa del video e dell’impiego dell’ombra nella fotografia.
Shadows from the Renaissance to the Present Day è associata a un programma di attività multidisciplinari, tra cui laboratori artistici per bambini, adulti e famiglie e una serie di film sull’ombra, promossa in collaborazione con Cinémathèque Suisse e con la sezione cinema della Facoltà di lettere dell’Università di Losanna.