Ai Weiwei a Düsseldorf: gli ultimi dieci anni di arte e attivismo

7 Giugno 2019

Ai Weiwei installation-view-Kunstsammlung-Nordrhein-Westfalen-K21-2019-Foto Achim-Kukulies

Impegno politico e produzione artistica si intrecciano, ibridano e combinano, nel lavoro dell’artista e attivista cinese Ai Weiwei, al centro di una personale in corso alla Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Düsseldorf. Fino all’1 settembre prossimo, le sue installazioni su larga scala realizzate nell’arco degli ultimi 10 anni verranno presentate in entrambi gli edifici dell’istituzione tedesca, dando testimonianza del significato della citazione Everything is art. Everything is politics.

Restringendo l’ottica al decennio più recente della pratica artistica di Ai Weiwei, la mostra finisce per esplorare i temi chiave della società contemporanea, come la crisi globale dei rifugiati o il rapporto tra individuo e Stato, ricordando anche tragici eventi dei nostri tempi, tra cui il terremoto del Sichuan del 2008.
Come attivista, è un artista e, come artista, è un attivista. Con questa concezione allargata dell’arte, all’interno della quale l’azione politica e artistica diventa inseparabile, Ai Weiwei è indubbiamente vicina alle idee di Joseph Beuys. Ciò rende la mostra così importante, soprattutto qui a Düsseldorf“, ha dichiarato Susanne Gaensheimer, direttrice della Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen e co-curatrice del progetto insieme a Doris Krystof e Falk Wolf.

Tra i lavori inclusi nel percorso espositivo rientra la monumentale Life Cycle, del 2018, alla sua prima presentazione in Europa. Lunga oltre 17 metri, è una scultura in bambù che evocando la forma di un gommone, come quelli utilizzati dai migranti che attraversano il Mar Mediterraneo, popolata dalle sagome di decine di individui. Tra questi, alcuni non possiedono teste “umane”, bensì quelle degli animali dello Zodiaco dal calendario lunare cinese: negli intenti dell’artista si tratta di una metafora della crisi dei rifugiati, ma anche di un richiamo al ciclo della vita umana.
Sono 100 le tonnellate di “semi di girasole” in porcellana di Sunflower Seeds, l’installazione del 2010 che occupa uno spazio di 650 metri quadrati, inclusa in mostra insieme alla toccante Straight (2008 – 2012): mai assemblata prima d’ora in Europa in forma completa, è composta da 164 tonnellate di barre d’acciaio, recuperate dalle macerie di un edificio scolastico collassato a causa del terremoto del Sichuan.

[Immagine in apertura: photo by Achim Kukulies]