Fino al 25 settembre il principale museo fiorentino renderà omaggio a Cosimo I de’ Medici ricostruendo il complesso profilo di una delle civiltà antiche più affascinanti: gli Etruschi, di cui il secondo e ultimo Duca di Firenze era appassionato.
Continua l’omaggio di Firenze a Cosimo I de’ Medici: nel 2019, infatti, ricorrono i 500 anni della sua nascita e i 450 anni della sua incoronazione a Granduca. Proprio alla sua figura, le Gallerie degli Uffizi hanno scelto di dedicare il ciclo di incontri estivo al via il prossimo 12 giugno. Perché allora si parlerà degli antichi Etruschi?
Profonda era in effetti la passione di Cosimo I de’ Medici per questa civiltà e, come ha sottolineato il direttore della prestigiosa istituzione, Eike Schmidt, “questo grande personaggio concepiva la Toscana di allora come una nuova Etruria“.
Organizzati in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi Etruschi – dal 1925 è il massimo ente italiano per la promozione dello studio della civiltà etrusca – i 13 appuntamenti del progetto Gli Etruschi. Vicende, relazioni, confronti, influenze, incontri permetteranno di conoscere in profondità l’antica popolazione.
L’intera iniziativa – in programma all’Auditorium Vasari fino al 25 settembre, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – sarà caratterizzata dalla presenza di alcuni dei più noti studiosi italiani del settore, che faranno luce anche su aspetti meno noti o curiosi degli Etruschi.
Il ciclo sarà aperto da Giuseppe Sassatelli, professore ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica all’Università di Bologna, che terrà la conferenza Il mondo etrusco. Luoghi comuni e reali conoscenze. Descrivendo il progetto, Sassatelli ne ha sottolineato il duplice aspetto, poiché presenterà “da un lato la storia delle scoperte e degli studi relativi a questa civiltà, che è una storia profondamente intrecciata con la storia politica e culturale del nostro paese a partire dai Medici e dal loro progetto di un grande Regno d’Etruria, fino al Risorgimento e all’unità nazionale. E dall’altro una serie di riflessioni sull’influenza che la civiltà etrusca ha avuto con l’arte moderna e contemporanea, con la letteratura e con la cultura dei nostri tempi più recenti.”
Il professore inoltre, ha anticipato che “alla fine dell’anno ci sarà a Bologna una grande Mostra sugli Etruschi e mi piace pensare che questo ciclo di conferenze possa essere anche una premessa e una introduzione a questa mostra“.
Per il mese di giugno, sono in programma le conferenze Firenze, i Medici e gli Etruschi. Archeologia, cultura e politica a Palazzo Vecchio, a cura di Stefano Bruni (19 giugno), e Gli Etruschi nelle Accademie toscane del ‘700. Scoperte archeologiche, monumenti e riflessioni, a cura di Luigi Donati (26 giugno).