Arredi laccati, tradizionali paraventi pieghevoli, ceramiche, preziosi esempi di produzione tessile: ricostruisce le varie fasi della storia di Kyoto, per secoli capitale del Giappone, la mostra al via al Metropolitan Museum of Art il prossimo 24 luglio.
Con Kyoto: Capital of Artistic Imagination, il Metropolitan Museum of Art di New York esamina il ricco patrimonio culturale della città giapponese, focalizzandosi sulla sua produzione artistica nell’arco temporale compreso tra l’VIII secolo e i giorni nostri.
Visitabile fino al 26 gennaio 2020, la mostra riunisce oltre 200 oggetti, esplorando come i cambiamenti nelle strutture sociali, politiche e religiose locali abbiano inciso sui vari ambiti delle arti decorative. Provenienti in larga parte dalla collezione di arte giapponese dell’istituzione statunitense, le opere selezionate consentono di ripercorrere varie fasi della storia della città, a partire dal 794, quando divenne sede della corte imperiale.
Fino al 1868, anno del trasferimento della corte a Tokyo, Kyoto rimase la capitale del Giappone, condizione che rese particolarmente vivace la sua scena artistica. A testimoniarlo nel percorso espositivo saranno lacche, ceramiche, tessuti e gli altri manufatti selezionati, che verranno presentati secondo quattro successive rotazioni.
Anche uno dei passaggi salienti del passato del Giappone, ovvero l’ascesa dei samurai e la formazione di un governo di stampo militare, avvenuta nel 1185, viene documentata da Kyoto: Capital of Artistic Imagination. Spazio, inoltre, al dinamismo e alla sontuosità che contraddistinsero il periodo Momoyama (1573-1615), spesso considerato “l’età dell’oro giapponese”, e alle novità stilistiche derivanti dai commerci con la Cina e con la Corea.