Risale a pochi giorni fa la conferma dell’autenticità di un olio su tavola di Amedeo Modigliani, già considerato autentico nel 1920 dal suo mecenate. Il bozzetto è identico al capolavoro raffigurante Jeanne Hébuterne conservato presso il Metropolitan Museum di New York.
È davvero straordinaria la vicenda che, in queste ore, catalizza l’attenzione di addetti ai lavori e amanti dell’arte. Stiamo parlando dell’autenticazione di un inedito olio su tavola di Amedeo Modigliani (nell’immagine in apertura), sottoposto all’esame di un collegio di periti nominato dal Tribunale di Venezia per volere del proprietario. Il bozzetto, raffigurante l’amata Jeanne Hébuterne, è stato protagonista di una lunga serie di eventi, oggi giunta al termine.
Dopo cinque anni di analisi chimico-scientifiche e perizie, il bozzetto è divenuto oggetto di un Accertamento Tecnico Preventivo, che ha coinvolto gli esperti nominati dal Tribunale di Venezia.
A rendere il caso ancora più emozionante contribuisce la presenza di una iscrizione in polacco sul retro della tavola che recita: “Caro amico Durini, questo bozzetto è stato dipinto da Amedeo Modigliani nel 1919”.
La firma di tale dichiarazione appartiene a Leopold Zborowski, allora mecenate di Modigliani. Il fatto ha giocato a favore dell’autenticità dell’opera, che sembra identica al celeberrimo dipinto conservato presso il Metropolitan Museum di New York, avente per soggetto proprio Jeanne Hébuterne.
Le parole dell’avvocato Pierpaolo Alegiani, cui si è affidato il proprietario del bozzetto, chiariscono la conclusione di un iter complesso ma dall’esito positivo: “Il collegio ha confermato l’autenticità sia dell’opera sia della scrittura posteriore di Zborowski. Siamo di fronte, quindi, a ben due dichiarazioni di autenticità: quella attuale emessa dagli esperti del Tribunale e quella dell’epoca a firma del mecenate ed amico del maestro livornese. Una scoperta, quindi, sensazionale sia perché si inserisce in un’epoca storica in cui si scoprono in continuazione dei falsi, sia perché si tratta di un’opera quasi unica nella produzione di Modigliani, essendo – insieme alla famosa porta di Soutine – un lavoro eseguito su legno. L’opera, facente parte di una collezione privata e non in vendita, appare poi ancor più rara se si considera che rappresenta il bozzetto di una delle più note tele del maestro”.