La Fondation Maeght di Saint-Paul-de-Vence rende omaggio a Joan Miró con una mostra che prende in esame la sua opera grafica. Celebrando la creatività trasversale di uno degli artisti più noti del Novecento.
È una mostra davvero suggestiva quella che, fino al 17 novembre, anima gli spazi della Fondation Marguerite et Aimé Maeght, nella città francese di Saint-Paul-de-Vence. Joan Miró. Au-delà de la peinture celebra la carriera di uno degli artisti più emblematici del secolo scorso, focalizzando lo sguardo in particolare sulla sua produzione grafica.
L’esposizione riunisce oltre 200 opere, tra gouache mai esposte prima, litografie, poster, stampe e libri rari, la maggior parte delle quali donate alla Fondazione da Adrien Maeght. Apparteneva a lui, infatti, la tipografia nella quale Miró produsse un ricco corpus di lavori grafici.
Interessato all’universo creativo nelle sue molte sfumature, Miró seppe far confluire i tanti linguaggi dell’arte nella sua poetica, declinandoli in opere capaci di racchiudere soluzioni innovative. Ne è un esempio la pittura, per la quale l’artista è noto in tutto il mondo, ma anche la grafica, appunto, con cui Miró fu in grado di sperimentare, apprendendo i segreti di tecniche e strumenti.
Sono quattro i temi attorno ai quali è costruita la mostra francese e rispecchiano alcuni nodi chiave della produzione di Miró: il suo rapporto con la poesia, l’idea di collage, le possibilità combinatorie e la scoperta delle svariate tecniche di cui si compone l’universo artistico. Il risultato è il racconto visivo di un genio che ha lasciato il segno nel panorama del Novecento.
[Immagine in apertura: Joan Miró all’opera nella tipografia ARTE-Adrien Maeght di Parigi. © Photo Clovis Prévost Archives Maeght]