La mostra in corso alla Fondazione Bevilacqua di Venezia presenta una riflessione sul cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, attraverso 14 artisti, tra scultori, pittori, fotografi e performer
Nell’anno in cui tutto il mondo ricorda il cinquantesimo anniversario dello sbarco del primo uomo sulla Luna, il satellite più amato viene celebrato da una originale esposizione che ripercorre la storia del pensiero in senso filosofico, letterario, artistico, scientifico.
Fino al 30 agosto, la mostra 50anni di Luna nuova alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia affronta come sia “cambiato il nostro senso dell’essere qui e ora in un luogo preciso, la Terra, rispetto al cielo appena sopra di noi”, scrivono le due curatrici della rassegna, Anna Caterina Bellati e Antonella Nota. Il punto di vista scelto è quello di 14 artisti, tra scultori, pittori, fotografi e performer, autori di specifiche letture e indagini sul tema.
I lavori realizzati, tra gli altri, da Ettore Greco, Massimo Barlettani, Riccardo Roiter Rigoni, Mario Paschetta, Donato Frisia jr e Susanna Magrin, testimoniano quanto profondo continui a essere l’interesse verso la Luna. “Le conoscenze intorno all’Universo sono nei secoli mutate e progredite e ancor più sono aumentate quelle riguardanti la compagna di viaggio del nostra pianeta. Da una percezione armoniosa e di contemplazione, siamo passati a una lettura in termini di spazio-tempo. Da luogo del sogno la Luna è anch’essa divenuta riferimento tecnologico e non è improbabile stia per compiere un altro passo, trasformando la propria condizione di cosa luminosa da guardare, a spazio fisico da abitare”, ha precisato ancora il duo curatoriale.
[Immagine in apertura: Susanna Magrin, Semplicemente Luna, 2019 Colli Euganei, Veneto – Canon EOS 7D Mark II stampa fine art su carta Hahnemühle Proto Rag fine art print on paper Hahnemühle Proto Rag 50 x 70 cm Courtesy Artist