La vasta opera dell’architetto Aldo Rossi è al centro della retrospettiva allestita al Palazzo della Ragione di Padova. Esposti disegni e modelli originali di uno dei più noti progettisti del Novecento.
“In tutte le città d’Europa esistono dei grandi palazzi, o dei complessi edilizi, o degli aggregati che costituiscono dei veri pezzi di città e la cui funzione è difficilmente originaria. Io ho presente ora il Palazzo della Ragione di Padova. Quando si visita un monumento di questo tipo si resta sorpresi da una serie di questioni che a esso sono intimamente legate”. Scriveva così Aldo Rossi in apertura del suo saggio del 1996, L’architettura della città. E proprio il Palazzo della Ragione di Padova sta rendendo omaggio in questo periodo alla sua carriera.
Organizzata in collaborazione con la Fondazione Aldo Rossi e curata da Cinzia Simioni e Alessandro Tognon, la mostra Aldo Rossi e la Ragione. Architetture 1967-1997 propone una selezione di oltre 140 opere. Disegni, modelli, dipinti e bozze originali danno vita a un percorso ragionato, che analizza il lavoro di Aldo Rossi a vent’anni dalla sua scomparsa.
Il percorso espositivo prevede un focus su quattro interventi, approfonditi in altrettante sale del Palazzo. Sono il Cimitero di San Cataldo a Modena (1971-1978), il Teatro del Mondo a Venezia (1979), il complesso alberghiero “Il Palazzo” a Fukuoka (1987-1989) e il progetto con cui partecipò al concorso per il Deutsches Historisches Museum di Berlino (1988). Visitabile fino al 29 settembre, la retrospettiva omaggia uno dei maestri più significativi dell’architettura del Novecento.
[Immagine in apertura: Aldo Rossi, Fragments, 1987. Collezione privata © Eredi Aldo Rossi, courtesy Fondazione Aldo Rossi]