La mostra allestita presso il Museo degli Innocenti di Firenze restituisce una Toscana inedita. Attraverso gli scatti in bianco e nero di Marco Paoli, accompagnati dai versi poetici di Alba Donati.
Fino al 10 settembre il Museo degli Innocenti di Firenze ‒ la più antica istituzione pubblica italiana dedicata all’accoglienza e all’educazione dei bambini ‒ ospita Hallelujah Toscana, la mostra fotografica che racconta una Toscana distante dalle stereotipate immagini da cartolina conosciute in tutto il mondo.
Curata da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, la rassegna fonde gli scatti di Marco Paoli – una trentina, esclusivamente in bianco e nero, nei quali la presenza umana è assente ‒ con le poesie di Alba Donati. Dalla Villa Corsini a San Casciano al parco di Celle, dalle cave di Carrara alla Fonte delle Fate a Poggibonsi, sono molti e affascinanti i luoghi evocati dalle fotografie di Paoli.
“Gloriosi passati sepolti e dimenticati; rovine, resti, splendidi edifici dismessi e lasciati a loro stessi. Dove le tracce dell’umanità si perdono e la natura, indisturbata, trionfa…”, spiega il fotografo toscano. “Il titolo è importante, è un gioco di equilibrio tra il sacro e il profano, come nel testo di Leonard Cohen. Hallelujah è un inno, una semplice esclamazione. Talvolta è sarcastica, magari polemica”.
[Immagine in apertura: Marco Paoli, Fonte delle fate, Poggibonsi © Hallelujah Toscana]