Archeologia sul palcoscenico, in Sardegna

28 Agosto 2019


Portare la magia del teatro all’interno dei luoghi archeologici più rappresentativi della Sardegna. È questo l’obiettivo del NurArcheoFestival, la manifestazione culturale che sta coinvolgendo diverse città dell’isola, da Olbia a Nuoro passando per l’Ogliastra e l’Oristanese. “Un presidio culturale diffuso”, come lo ha definito la direttrice artistica Rita Atzeri (nell’immagine in apertura, courtesy NurArcheoFestival), che punta a far vivere e riscoprire attraverso l’arte luoghi storici e bellezze naturalistiche della regione.

Giunto alla sua undicesima edizione, il festival presenta anche quest’anno un cartellone ricco di nomi e appuntamenti. Tra quelli in programma, la pièce teatrale Ventuno ‒ di e con Monica Porcedda ‒ presso la Casa Lecis di Silius il 29 agosto e lo spettacolo tra musica e danza Sa Notti de Is Janas, nel Parco archeologico di Pranu Mutteddu a Goni, il giorno seguente. Tra le produzioni originali, anche il debutto nella scrittura teatrale dell’archeologa Giulia Balzano, per la prima volta in scena con il reading Orizzonte, al Museo dell’Ossidiana di Pau il 12 settembre.

I vari appuntamenti teatrali sono inoltre accompagnati da una serie di incontri pubblici, visite guidate nei siti storici, e occasioni di scambio con imprenditori e realtà agricole del territorio. Una programmazione fitta e diffusa che durerà fino al 13 settembre, con l’obiettivo di far incontrare linguaggi performativi e tradizione locale.