A Seravezza, la mostra “Open Secrets” dell'artista americana Rachel Lee Hovnanian offre un colpo d’occhio sugli aspetti alienanti dell’era digitale. Negli spazi di Palazzo Mediceo, sito UNESCO.
Fino al 15 settembre 2019, il Palazzo Mediceo di Seravezza ospita una mostra incentrata sul rapporto dell’uomo con le nuove tecnologie e sugli effetti dei media sulla sua personalità. Si tratta di Open Secrets, la prima personale in Italia dell’artista americana Rachel Lee Hovnanian, nata nel West Virginia e cresciuta a Houston, in Texas, ma residente da molti anni a New York.
“Ho concepito questa mostra per avviare un dialogo sulle relazioni con la tecnologia digitale”, afferma Hovnanian, “voglio sfidare gli spettatori a confrontarsi con il futuro e sul pericolo potenziale della dipendenza alienante nell’ambito della moderna società tecnologica”. Per farlo, l’artista ha scelto di presentare, in questa retrospettiva curata da Annalisa Bugliani e organizzata da Pechersky Family Foundation in collaborazione con Galleria Poggiali e la Fondazione Terre Medicee, gli ultimi dieci anni del suo lavoro.
Il tutto attraverso un mix di pittura, scultura, installazioni interattive, disegno e videoarte, con opere che vanno dalla monumentale Beauty Queen Totem, la grande scultura in marmo di Carrara, simbolo dei canoni estetici imposti dai social, a Dinner for Two, una installazione che mostra un lungo tavolo da pranzo con due commensali intenti a chattare sui propri smartphone, invece di guardarsi negli occhi.
[Immagine in apertura: Rachel Lee Hovnanian, Foreplay, 2014, dettaglio]