Inaugura a Venezia la mostra “Where is South?”, un progetto artistico e sociale organizzato dalla Moleskine Foundation. Venticinque giovani, molti dei quali rifugiati o richiedenti asilo in Italia, chiamati a raccontare la loro esperienza, attraverso il celebre taccuino.
Ideato dalla Moleskine Foundation e dal curatore e critico Simon Njami, AtWork è un format educativo itinerante, nato con l’obiettivo di stimolare il pensiero critico attraverso l’impiego della creatività. Giunto alla sua tredicesima edizione, il progetto è arrivato questo settembre a Venezia dove, dal 9 al 13, venticinque giovani di diverse nazionalità ‒ molti dei quali rifugiati o richiedenti asilo in Italia ‒, si sono incontrati nell’ambito di un laboratorio.
Tema del workshop è stato “Where is South?” (Dov’è il sud?). Una domanda che ha indotto i partecipanti a confrontarsi con i temi cruciali della provenienza geografica e del concetto di identità, esplorati attraverso la personalizzazione artistica delle celebri agendine Moleskine. Un’operazione ludico-creativa dal profondo valore sociale, che verrà riassunta e raccontata all’interno di una mostra prossima all’apertura. Donati alla Moleskine Foundation, i venticinque “taccuini d’autore” saranno infatti visibili dal 17 settembre al 24 ottobre a Palazzo Querini, nel capoluogo veneto.
Frutto della collaborazione con UNHCR ‒ l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ‒, la mostra Where is South? si presenta come tappa intermedia di un percorso di sensibilizzazione a più fasi: partito dagli Stati Uniti e passato per il Gabon, il progetto continuerà, dopo Venezia, in Mozambico e in Regno Unito, con l’obiettivo di gettare luce sulla condizione e sul talento artistico spesso inesplorato delle persone costrette alla fuga.
[Immagine in apertura: Lamin Drammeh, Wanderland, photo Raffaele Bellezza]