Lombardia da scoprire: le Grotte di Catullo, a Sirmione

4 Ottobre 2019


Sono i resti di una poderosa villa romana a emergere dallo sperone roccioso che conclude la penisola di Sirmione, dominando il Lago di Garda. Edificata nel primo secolo dopo Cristo, la villa è oggi indicata come le Grotte di Catullo, poiché i primi visitatori quattrocenteschi scambiarono i resti archeologici per cavità naturali, mentre il riferimento al poeta latino è dettato dalla sua permanenza a Sirmione, dove possedeva una dimora.

Sebbene entrambe le denominazioni non corrispondano alla realtà – la villa risale a un periodo successivo alla morte di Catullo –, le Grotte di Catullo esercitano tuttora un particolare fascino sugli amanti dell’archeologia e i viaggiatori in genere. Un tempo dotata di terme, piscine e terrazze affacciate sul panorama lacustre, oggi la villa, originariamente estesa su circa due ettari, conserva intatta solo una parte del suo antico splendore – come il criptoportico, in passato coperto ‒, lasciando indovinare i fasti architettonici e artistici che la contraddistinguevano.

Completa l’itinerario alla scoperta delle Grotte di Catullo una visita al Museo archeologico, inaugurato nel 1999 per regalare al pubblico l’opportunità di ammirare alcuni dei reperti rinvenuti nell’area e di approfondirne la storia. Basti pensare ai numerosi frammenti di decorazioni ad affresco o agli stucchi che ricoprivano la struttura dell’edificio, testimonianze tangibili di un’impresa architettonica eccezionale.