Qual è l'influenza di Giorgio Morandi sugli artisti dei nostri anni? Risponde il duo Bertozzi & Casoni, chiamato a un faccia a faccia con il pittore bolognese, nella sua città natale.
Il Museo Morandi continua la sua indagine dedicata agli artisti contemporanei che hanno ispirato la loro ricerca a quella del grande pittore bolognese, noto per le sue nature morte con tazze, bottiglie e vasellame.
Dopo le personali di Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread, Brigitte March Niedermair, Joel Meyerowitz, Catherine Wagner e la collettiva Attualità di Morandi, ecco un nuovo progetto espositivo, inaugurato nelle sale del museo in occasione della 15esima Giornata del Contemporaneo AMACI e aperto fino al prossimo 6 gennaio. Si tratta di Elogio dei fiori finti, la nuova esposizione del duo Bertozzi & Casoni, chiamato a interpretare la lezione del pittore.
A essere esposti nelle sale del museo sono tre lavori mirati al tema del vaso di rose, un tratto comune a molti dipinti di Morandi, qui riproposto attraverso una serie di elaborati in ceramica – tecnica caratteristica del duo romagnolo. “Estratte” dalla tela, le rose di Bertozzi & Casoni (nell’immagine in apertura: Bertozzi & Casoni, Per Morandi, 2019, particolare. Courtesy gli artisti) si presentano vivide e delicate, simili eppure distanti dalle composizioni novecentesche del pittore, che al fiore fresco preferì sempre quello essiccato o di seta. Una rivisitazione alterata e personale, che rielabora il linguaggio del maestro restituendolo al pubblico in versione contemporanea.