Il MAXXI di Roma inaugura la mostra dedicata all’opera di Valerio Berruti, con la proiezione del cortometraggio animato “La giostra di Nina” e il monumentale intervento installativo che ha dato origine al progetto.
Il mondo dell’infanzia è da sempre un punto di riferimento per la poetica di Valerio Berruti. Oggi l’universo immaginifico che caratterizza questa età della vita è celebrato da La giostra di Nina, la mostra allestita al MAXXI di Roma fino al 27 ottobre. Riflettori puntati sull’anteprima assoluta dell’omonimo corto di animazione realizzato da Berruti – prodotto da Sky Arte e accompagnato dalla colonna sonora scritta appositamente da Ludovico Einaudi – unendo in sequenza circa 3000 disegni fatti a mano.
L’opera, presentata in concomitanza con il Festival del Cinema di Roma, è affiancata dalla poderosa installazione dalla quale ha tratto spunto: una giostra, dunque, ispirata agli iconici caroselli, del diametro di sette metri, plasmata dall’artista scolpendone ogni singolo dettaglio. Esposta nell’atrio del museo, l’installazione è alla portata del pubblico, invitato a salire sulla giostra fatta di uccellini, che prendono il posto degli abituali cavalli come simbolo di libertà quotidiana.
Emblematiche le parole di Berruti: “Ho voluto creare una scultura che ospitasse i bambini, non solo che li rappresentasse. I bambini fanno parte di questo lavoro, come in una performance collettiva. Ogni volta che la giostra partirà, sarà un’opera diversa, con emozioni diverse: una generatrice di performance”.