Arriva in Italia, per la casa editrice Ponte alle Grazie, “Un colore tira l'altro. Diario Cromatico” di Michel Pastoureau. Una raccolta di appunti sul senso del colore nel mondo in cui viviamo.
“Prima di essere luce o materia, prima di essere sensazione o percezione, un colore è un’astrazione, un’idea, un concetto”, scrive Michel Pastoureau nella prefazione al suo nuovo libro. Riconosciuto come il massimo esperto di Storia dei colori, lo scrittore e studioso francese torna in libreria con un nuovo volume: una raccolta di appunti e considerazioni “a briglia sciolta” sull’attualità cromatica.
Quali sono i principali colori che ci circondano? Cosa ci dice ognuno di essi, e cosa rappresentano singolarmente per la nostra sensibilità? Pubblicato da Ponte alle Grazie, Un colore tira l’altro (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) si presenta come un vero e proprio “diario cromatico” ricco di domande aperte e considerazioni in cui l’autore si diverte a divagare da un argomento all’altro analizzando – a volte in modo frivolo, altre serioso ‒ i gusti contemporanei in termini di colore.
Che si stia parlando della divisa di una squadra di rugby, di un vestito alla moda o di un aspetto apparentemente banale del quotidiano (“noi tutti diciamo ‘vino bianco’ per indicare un liquido che non ha proprio nulla di bianco”), gli appunti qui raccolti scorrono portando agli occhi del lettore aneddoti e pensieri annotati da Pastoureau in cinque anni di attività (dal 2012 al 2016).
Leggère nel modo in cui sono proposte e non per questo meno istruttive di quanto ci si aspetterebbe, queste pagine di diario ci ricordano che il colore serve per comunicare, e che ogni sua sfumatura nasconde un significato: una storia sociale e materiale, che contiene e riproduce la nostra idea di mondo.