Celebre per le sue sinuose (e pesanti) sculture metalliche, in queste settimane Richard Serra è protagonista di un'importante personale che si svolge in tre sedi espositive newyorkesi. A precederla una retrospettiva dedicata alla sua produzione video.
Un unico progetto espositivo, tre distinte sedi. Così può essere restituita, in estrema sintesi, la mostra tripartita che Gagosian sta dedicando a Richard Serra, il pluripremiato artista statunitense noto su scala globale per i suoi monumentali interventi scultorei in metallo.
Il progetto Richard Serra. Triptychs and Diptychs, Forged Rounds, and Reverse Curve si snoda tra le tre sedi newyorkesi di Gagosian – in Madison Avenue e nei due spazi lungo la West Street, a Chelsea –, con orari e periodi di apertura specifici. Considerata nella sua totalità, la mostra si focalizza sulla produzione recente dell’artista, analizzandola sia a partire dai disegni, sia ricorrendo alle celeberrime sculture.
In particolare al civico 980 di Madison Avenue i visitatori hanno potuto ammirare, fino al 2 novembre scorso, opere su carta di recente produzione. Fino al 7 dicembre, quattro nuove sculture della serie Round continueranno ad animare gli spazi espositivi della galleria su West 24th Street. Tempi ancora più dilatati per il terzo capitolo della mostra, che ha previsto l’installazione di una colossale opera di oltre 30 metri di lunghezza nella seconda sede di Chelsea. Si tratta di Reverse Curve (2005-19): presentata in questa occasione, per la prima volta, in forma integrale, include porzioni già utilizzate nell’ambito di un progetto di arte pubblica che si è svolto a Reggio Emilia, nel 2005.
Ad affiancare l’iniziativa, infine, lo scorso mese di ottobre era stata promossa un’importante retrospettiva. The Complete Films and Videos ha riunito, come mai prima d’ora, tutte le produzioni video dell’artista, grazie al fondamentale contribuito di istituzioni come il Museum of Modern Art di New York e il tedesco Stiftung Situation Kunst di Bochum.
[Immagine in apertura: Richard Serra in mostra da Gagosian a New York. Photo Francesca Magnani, via Artribune]