8 Dicembre 2019
Primo edificio pubblico nato nella Bari murattiana, il Teatro comunale "Niccolò Piccinni" torna finalmente a ospitare spettacoli di teatro, musica, danza. Dopo la "maratona" con cui il Comune di Bari ha celebrato la sua riapertura, è conto alla rovescia per l'avvio della nuova stagione.
Con due giorni di spettacoli gratuiti, scanditi da pièce teatrali e concerti, la città di Bari ha festeggiato in grande stile la riapertura del Teatro comunale “Niccolò Piccinni”. Il sipario è tornato ad alzarsi sul teatro barese nelle giornate del 5 e 6 dicembre, sancendo la conclusione degli importanti lavori di restauro intrapresi dall’amministrazione comunale nel 2011. “Ho avuto l’onore di ricevere la progettazione e l’appalto per il restauro del Piccinni dalla precedente amministrazione“, ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro in occasione dell’opening, non mancando di sottolineare il rilievo, storico e architettonico, della struttura teatrale. Il Piccinni è infatti il “primo edificio pubblico che nasce nella Bari murattiana e, di fatto, si trova nella ‘pancia’ della casa comunale“, come precisato ancora dal primo cittadino.
La nuova stagione teatrale prenderà ufficialmente il via il 12 dicembre con Madre Courage e i suoi figli di Bertolt Brecht, in una versione che si avvale della drammaturgia musicale e della regia di Paolo Coletta. Proseguirà, fino ad aprile 2020, con un cartellone ampio e trasversale, che include anche spettacoli di danza, prime nazionali ed esclusive regionali.
Tutta da conoscere è la storia del Teatro Piccinni. Inaugurato il 4 ottobre 1854, su proposta dell’allora sindaco di Bari, Antonio Carrassi, avrebbe dovuto rendere omaggio, con il suo nome, alla regina Maria Teresa d’Austria. Ma la sovrana si oppose all’idea di ribattezzarlo “Real Teatro Maria Teresa”, non gradendo che “del suo augusto nome si fregiasse un edificio d’uso profano“, come riportato dallo storico Giulio Petroni. Si scelse così di ricordare la figura del compositore Niccolò Piccinni, cui Bari diede i natali nel 1728. Articolata anche la vicenda costruttiva e architettonica, con l’effettiva realizzazione delle ali laterali, previste dal progetto iniziale, avvenuta solo in una fase successiva all’inaugurazione. Ulteriori interventi di ristrutturazione si sono susseguiti anche nel corso del Novecento. Ora per il Teatro Piccinni inizia una nuova fase: 775 i posti a sedere complessivi, in una cornice architettonica accogliente, raffinata e funzionale.
[Immagine in apertura: Photo Dario Trevisan]