È in arrivo a Firenze uno spettacolo teatrale tratto da alcuni scritti di Leonardo da Vinci, relativi agli effetti devastanti dell'acqua. La performance, diretta da Giancarlo Cauteruccio, si pone come riflessione anche sui problemi ambientali del presente.
In questi scampoli di 2019 c’è ancora tempo per un ultimo omaggio a Leonardo da Vinci. A partecipare alle celebrazioni relative al cinquecentenario dalla scomparsa del genio toscano arriva oggi anche il teatro, grazie allo spettacolo di Giancarlo Cauteruccio, in scena il 10 e l’11 dicembre al Chiostro dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
È qui che, dopo la prima tappa al Chiostro di Sant’Ivo di Roma, Il diluvio – questo il titolo della performance – incontrerà il pubblico con magnifiche scenografie virtuali e proiezioni, pensate in perfetto dialogo con l’architettura seicentesca del luogo.
Basato sugli scritti scientifici di Leonardo contenuti nel Codice Atlantico e nel Codice Windsor, lo spettacolo si interroga sugli effetti devastanti dell’acqua, intesa come elemento naturale vitale eppure potenzialmente distruttivo. Un tema che, sviluppato attraverso musiche, effetti speciali e voci in sottofondo, accompagnerà gli spettatori tra riferimenti biblici e innegabili richiami al presente – sottolineando gli effetti ambientali catastrofici a cui il nostro mondo sembra ormai sempre più soggetto.
[Immagine in apertura: Teatro Studio Krypton, Il Diluvio di Leonardo a Sant’Ivo alla Sapienza, Roma. Courtesy Teatro Studio Krypton]