Il “Fondo Antonioni”, dal 1998 parte del Comune di Ferrara, fa il suo debutto in digitale, grazie a un importante progetto di catalogazione e informatizzazione del materiale in esso raccolto: in tutto 47mila unità tra fotografie, lettere e oggetti privati.
Buone nuove per i fan di Michelangelo Antonioni: il grande archivio del regista è ora consultabile online, grazie a un importante progetto di valorizzazione e promozione della sua opera intellettuale e filmica.
Ceduto al Comune di Ferrara nel 1998 per volere dell’artista e della moglie Enrica Fico, il fondo raccoglie oltre 47mila elementi, tra lettere private, oggetti personali, fotografie, cartoline, riviste e un consistente numero di pellicole. Un patrimonio di estremo valore intellettuale e umano, per raccontare l’esperienza personale e professionale del grande regista di Zabriskie Point.
Nato grazie all’impegno delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, l’Archivio Michelangelo Antonioni ripercorre l’intero universo creativo, critico e letterario dell’autore, attraversandone la vita dall’inizio della carriera fino alla metà degli anni Novanta. L’operazione di catalogazione e digitalizzazione del materiale si offre pertanto come un’occasione unica per conoscere da vicino l’eredità del regista, in attesa della riapertura a Ferrara del museo monografico a lui dedicato.