Il settimo appuntamento del ciclo espositivo "Il Tavolo dell’architetto", promosso dal Museo Novecento di Firenze, accende i riflettori su un nuovo filone di ricerca avviato dall'architetto Michele De Lucchi: le cosiddette "Earth Stations", visionarie architetture per l'umanità del futuro.
A partire dal 2018, la ricerca dell’architetto Michele De Lucchi e del team Amdl Circle, definito “cerchio interdisciplinare di progettisti innovatori“, si concentra su una nuova tipologia di edificio, nella quale la combinazione di conoscenze umanistiche e tecnologiche favoriranno le relazioni umane. I progetti legati a questa esperienza, le cosiddette Earth Stations, rappresentano il centro nevralgico della mostra in corso, fino al 30 aprile prossimo, al Museo Novecento di Firenze.
Settimo capitolo del ciclo espositivo Il Tavolo dell’architetto, curato da Laura Andreini, la mostra riunisce disegni, maquette e schizzi relativi a tale categoria di interventi, definiti dallo stesso De Lucchi “monumenti all’uomo e per l’uomo“, destinati al nostro prossimo. “Non sono basi spaziali da cui partire per Marte, Giove o la Luna. L’introduzione di tecnologie digitali e l’arrivo di piattaforme di intelligenza artificiale, una volta controllate, ci eviterà il lavoro burocratico e ci consegnerà tempo libero da dedicare ai rapporti umani, alla cura della persona, della mente e della creatività individuale. Nelle Earth Stations si concentrano molte funzionalità in un unico luogo, a favore della sostenibilità e della qualità delle relazioni private e pubbliche“, ha spiegato a riguardo il poliedrico progettista, autore nel 2018 dell’installazione Dentro Fuori per il circuito Arte Sella.
Già Guest Curator di Domus nel 2018, De Lucchi è arrivato a tale ambito dopo le precedenti esperienze dei Templi per la Natura e la pubblicazione del libro 12 racconti con casette. Si tratta di lavori dettati dalla volontà di ripensare il senso sociale dell’architettura e delle sue manifestazioni. I risultati più recenti del percorso Earth Stations sono Le Originals (2018), prototipi destinati a spazi di lavoro e per l’intrattenimento, e Le Many Hands (2019), in cui l’abilità umana di costruire a mano viene esaltata. Con all’attivo importanti interventi per partner pubblici e privati, De Lucchi è stato responsabile del Design Olivetti, dal 1988 al 2002; dal 2008 è Professore Ordinario presso la Facoltà del Design al Politecnico di Milano.
[Immagine in apertura: Michele De Lucchi Earth Stations, CROWN station ‒ Filippo Bolognese Images. Courtesy Museo Novecento Firenze]