I “magici” costumi di Pinocchio nel film di Matteo Garrone
27 Dicembre 2019
Il pluripremiato costumista cinematografico Massimo Cantini Parrini ha curato gli abiti di scena del film "Pinocchio", diretto da Matteo Garrone e interpretato da Roberto Benigni, nel ruolo di Geppetto. Il Museo del Tessuto di Prato ospita la mostra "Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini | Dal film di Matteo Garrone", che in anteprima assoluta riunisce queste creazioni, realizzate in collaborazione con la Sartoria Tirelli di Roma. Il percorso espositivo include anche capi d’abbigliamento storici, provenienti dalla collezione personale del costumista, ribattezzato in più occasioni dalla critica "l’archeologo della moda".
Pinocchio e Colombina. Foto di scena di Greta De Lazzaris
Il costume di Geppetto. Costumista: Massimo Cantini Parrini, 2019. Sartoria Tirelli. Interprete: Roberto Benigni. Foto Leonardo Salvini
Il costume della Lumaca. Costumista: Massimo Cantini Parrini, 2019. Sartoria Tirelli. Interprete: Maria Pia Timo. Foto Leonardo Salvini
Il costume del Grillo parlante. Costumista: Massimo Cantini Parrini, 2019. Sartoria Tirelli. Interprete: Davide Marotta. Foto Leonardo Salvini
Il costume della Donna cavallo. Costumista: Massimo Cantini Parrini, 2019. Proprietà Silvia Guidoni. Interprete: Brigida Pappalardi. Foto Leonardo Salvini
I costumi del Gatto e della Volpe. Costumista: Massimo Cantini Parrini, 2019. Sartoria Tirelli. Interprete: Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini. Foto Leonardo Salvini
Fatina e Pinocchio. Foto di scena di Greta De Lazzaris
Fatina, Lumaca e Pinocchio. Foto di scena di Greta De Lazzaris
Pinocchio e Geppetto. Foto di scena di Greta De Lazzaris
Medoro. Foto di scena di Alain Parroni
Abito antico in corsage da cerimonia o sera, Italia 1836-38, Collezione Massimo Cantini Parrini. Foto Leonardo Salvini
Abito antico da Bal Masqué – Giullaressa, Francia 1898, Collezione Massimo Cantini Parrini. Foto Leonardo Salvini
Abito antico da bambino per cerimonia, Inghilterra 1885-88, Collezione Massimo Cantini Parrini. Foto Leonardo Salvini