Palazzo Madama, a Torino, apre le sue porte ad Andrea Mantegna, con un'importante retrospettiva sui capolavori del maestro del Rinascimento. In mostra anche le opere di Donatello, Correggio e altri contemporanei del grande pittore veneto.
Ogni appuntamento con l’arte di Mantegna si presenta per forza di cose con il giusto clamore. Se alle opere del maestro del Rinascimento viene associato poi un cospicuo numero di capolavori di illustri contemporanei, l’occasione diventa ancora più interessante e meritevole di attenzione. È questo il caso di Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno, la grande rassegna appena inaugurata nelle sale monumentali di Palazzo Madama, a Torino.
Aperta fino al prossimo 4 maggio, la mostra offre una massiccia ricognizione sul percorso creativo del genio veneto, raccogliendo circa venti dipinti e altrettanti disegni, lettere e opere grafiche, organizzati nelle sei sezioni del percorso espositivo. Curato da Sandrina Bandera e Howard Burns, insieme a Vincenzo Farinella e a un team di ricercatori internazionale, il progetto pone in risalto il carattere innovativo dell’artista. Un’attitudine sperimentale, quella del pittore, accompagnata tuttavia da una costante attenzione verso l’antichità classica e i modelli del passato.
A dare il via al percorso di visita sono tre grandi schermi, installati nella Corte Medievale del Palazzo torinese. Su ognuno di essi sono proiettate immagini dei luoghi e delle opere di Mantegna, rendendo visibili al pubblico anche quei capolavori che per natura non possono esser parte dell’allestimento: dalla Cappella Ovetari di Padova alla celebre Camera degli Sposi nel Castello di San Giorgio di Mantova. Al Piano Nobile della struttura sono invece collocate le opere in tutta la loro grandezza, tra dipinti della giovinezza ed esiti della maturità – tra queste, Sant’Eufemia, proveniente dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, e la lunetta con Sant’Antonio e San Bernardino da Siena, proveniente dal Museo Antoniano di Padova.
A impreziosire l’itinerario, inoltre, una selezione di opere di artisti contemporanei a Mantegna, autori del Rinascimento vicini al pittore, che non mancarono di influenzarne il pensiero creativo – da Donatello ad Antonello da Messina, da Paolo Uccello a Correggio. Dettagli architettonici, dipinti, sculture e bozzetti caratterizzano quest’area della mostra, contando nel complesso circa centotrenta opere provenienti dalle più grandi istituzioni d’arte al mondo.
[Immagine in apertura: Andrea Mantegna, Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, Benedetto e Gerolamo (Pala Trivulzio), 1497, tempera su tela, 287 x 214 cm. Pinacoteca del Castello Sforzesco, Milano, dettaglio]