Il leggendario Esercito di Terracotta continua a stupire: ritrovate in Cina oltre 200 nuove statue nel mausoleo dell'imperatore Qin Shi Huang.
L’anno 2019 dell’archeologia si è concluso con una sensazionale notizia. Lo scorso 31 dicembre è stato infatti annunciato il ritrovamento di duecento nuove statue di guerrieri dell’esercito dell’imperatore cinese Qin Shi Huang. I ritrovamenti si aggiungono alle ottomila sculture in terracotta già esistenti, rinvenute negli anni Settanta del secolo scorso e oggi parte del sito archeologico di Xi’An, in Cina.
Risalente al III secolo a.C., la poderosa opera aveva l’obiettivo di rappresentare un enorme esercito di guerrieri messo idealmente in difesa del mausoleo dell’imperatore. Disposte in fila, le statue ritrovate raffigurano soldati con lance e archi, oltre a un numero minore di sculture di cavalli, resti di carri, armi e costruzioni.
Una notizia di eccezionale importanza, dunque, arrivata dopo una campagna di scavi durata dieci anni e che continuerà ancora a lungo – se è vero che secondo gli studiosi l’area archeologica intorno al sito conserva ancora oltre seimila statue da scoprire. Nel frattempo, per conoscere da vicino le riproduzioni delle sculture, basterà fare un salto alla Fabbrica del Vapore di Milano. Fino al prossimo 9 febbraio, infatti, il museo milanese ospita L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina: una mostra che getta luce sulle statue dei guerrieri e su oltre trecento oggetti trovati in passato nella necropoli.
[Immagine in apertura: Terracotta warriors exhibit, 22 giugno 2015, photo by scott1346, Via Flickr (CC BY 2.0)]