Può dirsi finalmente conclusa la vicenda dell'opera di Gustav Klimt scomparsa dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e ritrovata in una intercapedine della sede espositva piacentina lo scorso dicembre. I periti hanno confermato che il dipinto, intitolato "Ritratto di signora", è autentico.
Ha tenuto con il fiato sospeso appassionati e addetti ai lavori la vicenda del presunto dipinto di Gustav Klimt ritrovato lo scorso dicembre alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Almeno fino a oggi. Risale a poche ore fa, infatti, la conferma ufficiale dell’autenticità dell’opera, realizzata da uno dei maestri indiscussi dell’arte moderna.
A stabilirlo è stato il team di periti incaricati di eseguire le analisi sul dipinto, che coincide dunque con il Ritratto di signora trafugato dalla sede piacentina nel 1997. Scomparsa nel nulla, l’opera è stata per lungo tempo al centro di supposizioni, ricerche e ipotesi, senza tuttavia essere ritrovata.
Una clamorosa svolta si è verificata lo scorso 10 dicembre, quando il Ritratto di signora (nell’immagine in apertura un dettaglio del dipinto, via Artribune), è emerso da una intercapedine chiusa da uno sportello, celato alla vista da un sacco nero e rinvenuto durante l’intervento di ripulitura di un’edera sulla facciata della Galleria. Una scoperta straordinaria, alla luce della quale il dipinto non avrebbe mai lasciato la sua “dimora”.
Oggi, con la conferma dell’autenticità dell’opera, la vicenda può dirsi davvero conclusa, e nel migliore dei modi. Il Ritratto di signora di Gustav Klimt, conservato per oltre vent’anni in un nascondiglio di fortuna, può finalmente “tornare a casa” a tutti gli effetti.