A partire dal 24 gennaio e fino al 17 febbraio 2020, a Lewis Cubitt Square, nei pressi di King’s Cross, resterà esposta l'opera site specific dell'artista britannico Luke Jerram: su incarico di Sky Arte ha realizzato un intervento che rende omaggio alla struttura architettonica della cupola, con un occhio di riguardo alla perdita di biodiversità.
Fin dalle epoche più remote, l’umanità è stata in grado di progettare e costruire cupole. A conquistare un posto d’onore nella storia dell’architettura sono stati però esemplari assolutamente straordinari, ovvero cupole che suscitano anche a distanza di secoli sentimenti di stupore e meraviglia. È questo senza dubbio il caso della cupola fiorentina di Santa Maria del Fiore di Filippo Brunelleschi, che proprio nel 2020 taglia il traguardo dei 600 anni. Un evento al quale Sky Arte renderà omaggio la prossima primavera, con la messa in onda in esclusiva del documentario in due puntate Brunelleschi e le grandi cupole del mondo.
Nell’attesa dell’arrivo di questa nuova produzione Sky Arts Production Hub — realizzata da 3D Produzioni, con la regia di Claudio Poli, già vincitore del Nastro d’Argento 2019 per il film documentario Hitler contro Picasso —, dal 24 gennaio al 17 febbraio 2020 a Londra sarà possibile ammirare l’opera site specific Palm Temple (nell’immagine in apertura, un render). Commissionato da Sky Arte all’artista britannico Luke Jerram, l’intervento esamina il significato profondo della forma della cupola, sollecitando l’interesse del pubblico attraverso quella che lo stesso autore ha definito “un’esperienza sensoriale a livello visivo“. L’opera in questione, infatti, può essere “fruita come un luogo di contemplazione, progettato per far prendere consapevolezza dell’impatto che l’uomo ha sulla natura“, ha dichiarato Jerram.
Palm Temple, che sarà inaugurata venerdì 24 gennaio alle ore 16:00 a Lewis Cubitt Square, nei pressi di King’s Cross, è composta da una struttura, tagliata in due porzioni identiche, esplicitamente ispirata a una cupola. Come i palmi delle mani in preghiera, le due metà sono state riunite verticalmente dall’artista. All’interno, la campana denominata Extinction Bell suonerà a intervalli irregolari — tra 150 e 200 volte, ogni giorno —, assolvendo a un preciso scopo. Ciascun tocco emesso corrisponde, infatti, al numero di specie animali che scompaiono nel mondo nell’arco di 24 ore, secondo le stime fornite nel 2017 dalle Nazioni Unite.
“Per la realizzazione mi sono ispirato alle vetrate e ai campanili del Duomo di Firenze“, ha raccontato ancora Jerram, che ha scelto di fondere in Palm Temple sia la propria personale “riflessione” sulla cupola, sia il proposito di rafforzare la consapevolezza in merito alla perdita di biodiversità attualmente in corso.