Gli anni Novanta? Un decennio da ricordare, con una mostra in Lituania

8 Gennaio 2020


Progettato dal noto architetto Daniel Libeskind, il MO Modern Art Museum di Vilnius è aperto al pubblico dall’ottobre 2018. “Evoluzione” del precedente Modern Art Center, fondato nel 2009 dalla coppia di filantropi Danguolė e Viktoras Butkus come “museo senza mura”, l’istituzione conserva una collezione di quasi 5000 opere di arte moderna e contemporanea lituana: dalla pittura alla fotografia, dalla videoarte alla scultura.

Concepito come un luogo “for excellent leisure that also tells stories about us“, il museo ospita regolarmente mostre temporanee. Visitabile fino al 23 febbraio prossimo, The Origin of Species: 1990s DNA getta lo sguardo al periodo compreso tra il 1990 e il 2002, ripercorrendo un decennio cruciale e rivoluzionario, nel corso del quale la società ha sperimentato, tra gli altri processi, la de-sovietizzazione, la globalizzazione e la creazione di modelli del liberalismo economico.

UN PROGETTO PARTECIPATIVO

Svincolata da una narrazione strettamente cronologica, la mostra si articola in sezioni che analizzano i più rilevanti e sorprendenti fenomeni di quel periodo, in un’ottica estesa all’arte, alla musica, alla moda, alla cultura pop, l’economia e al costume. Sono così esposte settanta opere, affiancate da un’ampia varietà di oggetti e memorabilia riuniti grazie a uno speciale progetto di partecipazione. “Il MO Museum è un museo aperto e questa mostra lo conferma“, ha affermato la curatrice Miglė Survilaitė, commentando l’esito dell’invito rivolto a tutte le persone desiderose di “condividere”, con i visitatori della mostra, un proprio ricordo degli anni Novanta.

Esito di un percorso curatoriale multidisciplinare, la mostra è stata progettata senza l’obiettivo di porsi come un “racconto enciclopedico”: trame e ricordi personali, piccole e grandi storie in cui in tanti possono ritrovarsi confluiscono nell’iniziativa. Nel percorso espositivo, progettato dall’architetta Renata Valčik, una serie di installazioni consentono di ricordare, di scoprire e di rivivere un decennio per molti “mitico”: spopolava il noleggio di videocassette, comparivano i primi cellulari e i messaggi cartacei, scambiati tra un banco di scuola e l’altro, “sanavano” l’assenza dei social network, più o meno sempre in tempo reale!

[Immagine in apertura: Photo credits © Norbert Tukaj]