Il prossimo 14 febbraio segnerà i 28 anni dalla scomparsa di Luigi Ghirri, uno dei fotografi più amati dei nostri tempi. A ricordarlo è oggi il collega e amico Claude Nori, autore di un nuovo volume. Un libro “sentimentale” che riflette sul valore dell'artista e sulla profondità del rapporto tra i due.
“Più che cambiare la fotografia, contribuì a cambiare il nostro sguardo sul mondo, grazie a un’economia di mezzi tecnici, un’apparente semplicità di forme, un’osservazione calma e luminosa che ridava dignità agli oggetti e ai luoghi”. È ricco di citazioni di questo tipo l’ultimo libro del fotografo Claude Nori. A riempire le pagine del volume non sono tuttavia gli scatti dell’autore francese, bensì gli scritti in omaggio al suo caro amico, collega e compagno di viaggio Luigi Ghirri.
Portato sugli scaffali da Postcart, il libro – dal titolo Luigi Ghirri. L’amico Infinito (nell’immagine in apertura un dettaglio della copertina) – racconta la profonda relazione tra i due artisti, mettendo a segno un dolcissimo e sincero ritratto del fotografo italiano.
All’interno delle 180 pagine del volume, riflessioni sul mondo della fotografia, sugli obiettivi prediletti da Ghirri e sul valore innovativo del suo linguaggio si mescolano ai racconti di interminabili chiacchierate, di scorribande ragazzesche e spaghettate sulla costiera adriatica. Un amarcord che Nori ripercorre tutto d’un fiato, facendo immergere in una lettura a metà fra critica artistica, narrazione biografica e poesia.
Un album di ricordi e di immagini alla fine del quale restano, in ultimo, le immagini e le parole dello stesso Ghirri. Poche, mirate e semplicemente “puntuali”. Come nel suo stile.