Le Gallerie dell'Accademia di Venezia si preparano a ricevere nuovamente la “Nuda” di Giorgione, dopo un lungo e delicato intervento di restauro. L'affresco, risalente ai primi del Cinquecento, tornerà a essere ammirato dal pubblico.
Per secoli ha incantato commercianti e viandanti delle calli di Venezia. Oggi, dopo un accurato restauro, la cosiddetta Nuda di Giorgione si prepara a mostrarsi nuovamente agli occhi di curiosi e appassionati. A partire da domani 25 febbraio, l’opera – una figura femminile in piedi a seno scoperto – sarà infatti di nuovo collocata sulle pareti delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Un ritorno straordinario, che avverrà al termine di un sofisticato lavoro di manutenzione durato dieci anni.
Realizzato da Giorgione nel 1508 sulle pareti esterne del Fondaco dei Tedeschi, e per secoli esposto alle intemperie e all’umidità del Canal Grande, l’affresco venne “staccato” dalle superfici dell’edificio nel 1937, prima di essere esposto tra le Gallerie dell’Accademia e la Ca’ d’Oro.
L’intervento conservativo – mirato alla meticolosa pulitura dell’opera – permetterà ai visitatori di ammirare nuovamente una delle rare testimonianze di interventi pubblici dell’artista ancora esistenti. Riportata al suo splendore, la Nuda sarà allestita in una delle sale dedicate alla pittura cinquecentesca delle Gallerie, in dialogo con le altre prestigiose opere di Giorgione e dei suoi allievi Tiziano e Sebastiano del Piombo.
[Immagine in apertura: Zorzi o Barbarelli Giorgio Detto Giorgione, Nuda, affresco staccato (h:250 x b:140), cat 1034 Credit © Archivio fotografico G.A.VE – “su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Gallerie dell’Accademia di Venezia”, dettaglio]