Il concerto della cantante R&B Solange, lo scorso 31 gennaio, è stata l'ultima esibizione ospitata sul palcoscenico della Concert Hall della Sydney Opera House. Per i prossimi due anni, infatti, l'edificio – simbolo architettonico dell'Australia moderna – sarà impegnato in un consistente piano di ristrutturazione. Ecco i dettagli dell'operazione.
Immaginare lo skyline della città di Sydney senza la singolare struttura dell’Opera House è a dir poco impossibile. L’iconico edificio, esempio tra i più significativi dell’architettura del XXI secolo, ha da poco avviato un consistente intervento di restauro dal costo totale di 150 milioni di dollari. Un’operazione che porta a compimento il piano decennale di lavori, volti al rinnovamento di questo simbolo per eccellenza dell’Australia moderna.
Gli interventi – mai prima d’ora così sostanziali nei 47 anni di storia del teatro – interesseranno la Concert Hall dell’edificio, con il miglioramento dell’impianto sonoro – grazie all’installazione di nuovi pannelli acustici sopra il palcoscenico – e la platea – con l’aggiunta di nuove postazioni e servizi igienici per disabili. Altri aggiornamenti riguarderanno l’allestimento di un efficace sistema di illuminazione dall’alto e l’ampliamento del palco, che verrà abbassato di circa mezzo metro per consentire una maggiore vicinanza al pubblico.
Il piano di ristrutturazione durerà circa due anni. L’obiettivo è riaprire il teatro entro il 2023, quando il monumento, patrimonio dell’umanità sotto l’egida dell’UNESCO, festeggerà i suoi primi cinquant’anni di attività.
[Immagine in apertura: Sydney Opera House, Concert Hall, credit Daniel Boud]