Quali sono gli artisti contemporanei che usano la carta come strumento di creazione? E quali sono i risultati di questo utilizzo? Un libro lo racconta, offrendo al pubblico un colpo d'occhio sugli autori che hanno messo questo materiale alla base del loro linguaggio.
È il materiale più utilizzato, e forse quello più snobbato. Se ne producono ogni anno milioni di tonnellate e, anche per la sua costante presenza, raramente ci soffermiamo sul suo valore poetico ed ecologico. Stiamo parlando della carta, strumento privilegiato da ogni artista, disegnatore, scrittore e, in fondo, da ognuno di noi – se è vero che giornalmente ce ne serviamo per i bisogni più disparati.
A rendere omaggio a questo materiale secolare è il volume Slash. Paper under the knife (nell’immagine in apertura), pubblicato dalla casa editrice Five Continents. Compilato da David Revere McFadden, curatore al MAD – Museum of Arts & Design di New York, il libro presenta una ricca selezione di artisti (affermati o meno) che hanno scelto la carta come “territorio” d’azione.
Le storie e le ricerche dei 45 protagonisti del volume, diversi per origine e formazione, si alternano in modo ragionato, offrendo al lettore una panoramica affascinante sulle infinite trasformazioni di un materiale che, nonostante la sua natura “umile”, è riuscito a resistere fino ai nostri giorni, sopravvivendo alle sfide della tecnologia.
Dai découpage più minuti alle sculture monumentali, dagli interventi sui libri agli utilizzi nel campo dell’animazione, gli impieghi artistici della carta sono tantissimi, tutti illustrati nelle oltre duecento immagini che completano il volume. Un viaggio ammaliante, per conoscere le incredibili metamorfosi di un materiale dato continuamente per morto, eppure capace ancora di parlarci… e di farci parlare!