Dopo un lungo e articolato percorso, da qualche giorno la capitale greca ha ritrovato il "suo" museo di arte contemporanea. Allestito in un edificio simbolo dell'identità architettonica greca, l'EMST - National Museum of Contemporary Art ospita una ricca collezione permanente, con opere di artisti greci e internazionali, e una mostra temporanea che ricostruisce la storia di questa istituzione.
Istituto nel 2000 e ospitato negli spazi del Conservatorio di Atene da settembre 2008, EMST – National Museum of Contemporary Art ha finalmente ripreso la propria attività all’interno della propria sede. Si tratta del dismesso stabilimento di una nota azienda produttrice di birra, i cui spazi sono stati completamente rinnovati: da qualche giorno sono di nuovo in grado di accogliere, nella loro totalità, i visitatori.
Il lungo intervento è stato condotto sul cosiddetto “FIX building”, un significativo esempio di architettura modernista, eretto nel dopoguerra e progettato dagli architetti Takis Zenetos e Margaritis Apostolidis. Considerato un punto di riferimento del tessuto urbano ateniese, è anche un “simbolo” della storia industriale e del patrimonio architettonico dell’intera Grecia. Prima della completa riapertura, avvenuta il 28 febbraio 2020, da ottobre 2016 a gennaio 2019 l’edificio era già parzialmente utilizzato dal museo, che qui ha ospitato appuntamenti espositivi temporanei, conferenze, presentazioni, proiezioni, iniziative didattiche e spettacoli. Ora il processo pianificato è stato portato a termine.
La conclusione definitiva dei lavori restituisce piena efficienza alla principale istituzione greca dedicata all’arte contemporanea, i cui obiettivi includono la creazione e la promozione della cultura recente, in tutte le sue forme. La collezione permanente occupa cinque livelli del museo: 172 le opere esposte, eseguite da 78 artisti, tra greci e internazionali. Demands – Political narratives; Boundaries & Passages; Heterotopias – Mythologies of the familiar – new perspectives rappresentano i tre orizzonti tematici di questa esposizione.
Parallelamente, la Project Room accoglie attualmente la nuova installazione video degli artisti Larissa Sansour e Soren Lind, un lavoro che la Danimarca ha presentato all’ultima edizione della Biennale Arte di Venezia. La mostra temporanea EMST Open, EMST as a storyline, allestita nel piano interrato — nel cosiddetto Contemporary Exhibition Space — ricostruisce la lunga e articolata storia di questa istituzione, adottando un criterio cronologico. Le mostre, le attività, i programmi educativi e il “trasferimento fisico” del museo fino alla sua progressiva “riconquista” della sede permanente: tutto viene raccontato ai visitatori e alla città, affinché si sentano partecipi e “co-autori” della nuova era dell’EMST.
[Immagine in apertura: Installation view on the 2nd floor. Theodoros, sculptor. Photo by Eva Liapi]