Le bandiere del progetto "Meltdown Flag" mostrano come evolverà, stato per stato, lo scioglimento dei ghiacciai partendo dal 1995, anno della prima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fino al 2050. Adottate dai movimenti ambientalisti, intendono incoraggiare azioni rapide e condivise.
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una crescente attenzione da parte degli artisti — e dei creativi in generale — nei confronti delle urgenze legate al cambiamento climatico. Una consapevolezza, sempre più matura, che si riflette in operazioni artistiche complesse e inedite — ne sono un esempio gli interventi, tra gli altri, di Olafur Eliasson e di Tomás Saraceno —, ma anche in convinte azioni di documentazione delle trasformazioni in corso sul nostro pianeta.
Possono essere inclusi in questa seconda categoria alcuni coraggiosi progetti fotografici, ma anche iniziative come Meltdown Flags che, pur senza immortalare fedelmente un determinato luogo in un arco temporale specifico, si rivela in grado di fornire uno strumento di notevole forza, sia visiva sia comunicativa.
Esito della collaborazione tra Serviceplan Group, Moby Digg Studio, Hyperinteractive, Standardabweichung Design e METER Group, il progetto offre un’efficace visualizzazione del processo di scioglimento dei ghiacciai, in atto su scala globale. I graphic designer coinvolti hanno scelto di restituirlo riducendo la quantità di colore bianco nelle bandiere dei Paesi che possiedono grande riserve di ghiaccio nelle proprie aree montane o polari, prendendo in esame l’intervallo tra il 1995 e il 2050. Una modalità che intende ricordare come la progressiva ritirata dei ghiacciai inciderà sugli assetti del mondo: non saranno solo gli stati direttamente coinvolti da questi fenomeni a subire una profonda modifica delle proprie abitudini, ma l’intera comunità vivente dovrà misurarsi con la drastica riduzione delle riserve di acqua potabile a disposizione.
I ghiacciai, infatti, sono una fonte di vita e la loro assenza dal pianeta non può che essere sinonimo di conseguenze drammatiche. Dopo il debutto, avvenuto lo scorso dicembre parallelamente al vertice COP25 di Madrid, le Meltdown Flags sono diventate un simbolo di protesta adottato dai movimenti ambientalisti internazionali. Ma anche senza scendere in piazza, sul sito web del progetto è possibile prendere parte all’iniziativa, avere accesso a ulteriori informazioni e visualizzare come sta procedendo lo scioglimento.
[Immagine in apertura: Meltdown Flag shows retreat in USA or 27% of glaciers left in USA by 2050]