Un libro racconta il fascino segreto degli oggetti in disuso

16 Marzo 2020


C’è un fascino misterioso nella spazzatura: se osservati singolarmente, gli oggetti destinati a essere smaltiti ci rivelano la loro storia effimera. Una storia capace persino di parlarci di noi, dei nostri gusti e delle sfumature più nascoste del tempo che stiamo vivendo.

Lo sa bene Stella Mitchell, la collezionista inglese fondatrice del Land of Lost Content, un piccolo museo situato ai confini con il Galles, interamente dedicato agli “scarti” della società. Una selezione delle “ephemera” presenti sugli scaffali di questo curioso museo fuori dal tempo trova oggi spazio all’interno di Great British Rubbish, il libro stampato (in edizione limitata) dalla casa editrice indipendente CentreCentre.

OGGETTI DEL PASSATO

Composto di oltre duecento pagine, il volume comprende una ricca e bizzarra collezione di oggetti di produzione inglese abbandonati dopo il loro utilizzo: vecchie radio, agendine, biglietti da visita, pacchetti di sigarette e scatoline di medicinali usati svettano al centro di ognuna di queste pagine, mostrando tutto il loro valore – sia dal punto di vista storico che grafico.

Ad accompagnare la lunga, nostalgica eppure accattivante selezione di fotografie, anche il saggio della storica del graphic design Teal Triggs, a ricordarci i limiti della nostra società consumistica e “usa e getta”.

[Immagine in apertura: Courtesy CentreCentre]