Il cantautore australiano esce dal coro del febbrile attivismo sul web, fatto di concerti e performance di vario genere online. È invece il momento di restare vigili e di dedicarsi agli altri.
Concerti in diretta streaming dalla propria camera? Video tutorial per insegnare a suonare la chitarra o a scrivere canzoni? Diari online della propria quarantena? Niente di tutto questo rientra nei programmi di Nick Cave che, in questo periodo di emergenza planetaria da Coronavirus, ritiene doveroso stare il più possibile lontano dal frastuono della rete.
L’artista ha scelto di sfruttare questo frangente sfavorevole per invitare a essere consapevoli e attenti, facendo tesoro di quanto ci accade per imparare qualcosa su noi stessi e gli altri. “Per me questo non è il momento di essere travolto dal fare, dall’essere creativo. È un momento per compiere un passo indietro e riflettere sulla funzione che noi artisti abbiamo”, scrive il cantautore australiano sul suo blog Red Hand Files rispondendo ai fan interessati a eventuali performance virtuali.
“Ci sono altre forme di coinvolgimento, alla portata di tutti. Scrivere una email a un amico lontano, telefonare a un genitore o a un fratello, rivolgere una parola gentile al vicino o pregare per chi è in prima linea. Questi semplici gesti possono tenere insieme il mondo”.