Domenica 17 maggio centinaia di pianisti da tutto il mondo celebreranno il compositore francese Erik Satie nel giorno della sua nascita. Come? Attraverso un lunghissimo concerto collettivo, fruibile in maniera digitale. Una iniziativa inedita, organizzata dal Teatro Miela di Trieste.
Non è un concerto né un flash mob, ma entrambe le cose insieme. Stiamo parlando di Satie Pandémie, l’iniziativa pensata dal Teatro Miela di Trieste per omaggiare – come da tradizione – l’anniversario della nascita del grande compositore di fine Ottocento Erik Satie. Sin dal 1992, infatti, l’istituzione triestina non ha mai smesso di celebrare il pianista francese, promuovendo speciali iniziative nel giorno della sua nascita: il 17 maggio.
Nonostante la delicata situazione sanitaria in corso, e l’impossibilità a realizzare eventi di grandi dimensioni, il teatro non si è comunque rassegnato e ha optato per una nuova strategia: una vera e propria “chiamata agli strumenti” per musicisti da tutto il mondo, invitati a collaborare (a distanza e attraverso i canali web) con l’obiettivo di dar vita a una straordinaria rivisitazione di Vexations, il brano più lungo della storia della musica che fu composto da Satie nel 1893.
Una volta lanciato l’appello, pianisti, docenti, compositori e direttori di orchestre non si sono lasciati attendere, rispondendo numerosissimi da ogni angolo del pianeta. A ognuno di loro è stato chiesto di interpretare un frangente della lunga composizione (della durata di 21 ore circa): il risultato sarà una straordinaria performance collettiva, trasmessa in diretta streaming a partire dalla mezzanotte del 17 maggio sulla pagina web dell’iniziativa.
[Immagine in apertura: Satie Pandémie. Collective Vexation. A public act]