Il fotografo brasiliano Sebastião Salgado lancia un appello per salvare gli indigeni dell'Amazzonia, stretti nella morsa del virus e della politica nazionale.
Uno dei fotografi più influenti del panorama internazionale, e certamente uno degli esponenti più significativi della cultura brasiliana, alza la voce in supporto alle tribù indigene dell’Amazzonia, messe in pericolo dalla politica interna e dalle ripercussioni legate al COVID-19.
Mentre infatti in Italia la luce in fondo al tunnel si fa sempre più visibile, la situazione sanitaria in Brasile sembra ancora preoccupante, anche e soprattutto a causa delle ambigue politiche adottate fino a oggi in risposta all’emergenza. Una situazione drammatica resa ancora più pericolosa per le popolazioni indigene, assediate da taglialegna, minatori e allevatori di bestiame che con le loro attività economiche hanno accelerato la diffusione del virus all’interno delle riserve.
A puntare il dito verso questa condizione di ingiustizia sono oggi Sebastião Salgado e la moglie Lélia Wanick che, in una nota pubblica rivolta al governo, al congresso e alla corte suprema del Brasile, hanno chiesto un intervento tempestivo per evitare il contagio delle comunità remote.
Le parole della coppia sono state diffuse all’interno di un video contenente le foto dell’artista e attraverso una raccolta firme online. Nel frattempo sono moltissimi i nomi illustri che non hanno esitato a schierarsi in favore dell’iniziativa: tra gli altri Ai Weiwei, Meryl Streep, Pedro Almodóvar e Brad Pitt.