Una ricca schiera di professionisti dell'architettura e della cultura si unisce per una riflessione condivisa su quello che sarà il mondo dopo il Coronavirus. A coordinare il tutto il Circolo del Design di Torino, artefice di una nuova piattaforma digitale pensata per meditare sui limiti del presente e sulle aspettative per il futuro.
Creare uno spazio virtuale, dinamico e onnicomprensivo, all’interno del quale far confluire proposte, riflessioni e testimonianze su quello che sarà il futuro una volta superata la pandemia; il tutto, con un occhio di riguardo verso il settore della progettazione e dell’architettura. È questo l’obiettivo di WPAC – acronimo di “Welcome to the Post-Analog Condition” –, la nuova piattaforma digitale da poco inaugurata dal Circolo del Design di Torino.
Consultabile gratuitamente sul sito del centro sabaudo, l’archivio raccoglie un gran numero di documenti audio, video e progetti tecnici offerti da professionisti e pensatori del presente: figure diverse tra loro per esperienza e formazione, ma accomunate da un’unica missione: quella di scandagliare la difficile situazione che stiamo attraversando in cerca di dati, informazioni e risposte da cui ripartire per costruire il mondo di domani.
Ne sono un esempio le interviste a personalità di spicco del design, dell’architettura e della cultura come Pippo Ciorra, Joseph Grima, Beatrice Leanza e Luca Molinari – chiamati a confrontarsi con i temi della didattica, della formazione e del ruolo degli spazi pubblici –, o gli approfondimenti destinati a progetti del passato – performance, studi e sperimentazioni offerti al pubblico con l’obiettivo di trovare proprio nei risultati più innovativi degli scorsi anni gli stimoli per una ripartenza ragionata.
“La prima missione del Circolo del Design di Torino è quella di alimentare e diffondere la cultura del progetto” spiega Sara Fortunati, direttore del Circolo. “Abbiamo quindi voluto creare un luogo che sia di ricerca e di confronto rivolto certamente a ricercatori, studenti e designer, ma che di fatto sia aperto a tutti. L’obiettivo è che ‘WPAC’ diventi un punto di riferimento per immaginare il futuro, partendo dall’enorme patrimonio di conoscenze che ci è stato lasciato da chi negli anni ha fatto della capacità di risolvere i problemi della società attraverso un approccio progettuale, la propria vita”. Moltissimi contenuti sono già disponibili sulla piattaforma, altri se ne aggiungeranno invece nei prossimi giorni.
[Immagine in apertura: a cura di Studio Pepe, South coast plaza]