Un invito a uscire fuori e a riappropriarsi dello spazio collettivo. L'ultima opera urbana dello street artist Giulio Vesprini è una rivisitazione della superficie di un campo polivalente: un luogo di sport trasformato in spazio aggregativo attraverso giochi fluidi di colore.
Street art e tempo libero. Riqualificazione urbana e sport. Due ambiti, quelli del gioco collettivo e dell’arte visuale, che spesso si intersecano con eccellenti risultati, dimostrando in maniera lampante la bellezza (e la necessità) di disporre di spazi urbani destinati alla cultura, allo scambio e all’interazione nelle nostre città. A ribadire con decisione il messaggio, in un periodo in cui tornare alla quotidianità sembra un’urgenza più che mai impellente, è oggi lo street artist marchigiano Giulio Vesprini: armato di pennello e rullo, ha deciso di mettersi a disposizione della comunità realizzando uno spettacolare playgroud multicolore.
Succede a Cascinare, piccola frazione del comune di Sant’Elpidio a Mare – in provincia di Fermo. È qui che l’artista, classe 1980, ha dato vita a Super Space G0050: un campo da basket e calcio rivisitato grazie a giochi cromatici e fantasie fluide che si incastrano con armonia, rendendo la superficie un luogo in cui incontrarsi, dedicarsi allo sport, ma soprattutto sentirsi liberi e parte attiva dello spazio circostante.
A caratterizzare il lavoro sono i colori rosso e blu, omaggio alla tradizione sportiva locale: “Nelle mie opere questi due colori spesso dialogano nelle forme più o meno astratte e diluendosi nelle varie tonalità generano delle emozioni, una sorta di arte introspettiva”, racconta l’autore. “Mai come in questo caso, però, essi si intersecano in una storia più profonda, nelle radici di un paese dove i ragazzi dell’immediato dopoguerra giocavano con un pallone fatto di stracci”.
Nonostante l’opera non sia la prima di questa portata – solo qualche mese fa vi avevamo parlato dell’intervento di Quapos e Skolp sul campo da basket in piazza degli Olmi, a Matera –, il lavoro di Vesprini sembra oggi avere un valore che prescinde dal risultato formale: realizzato a pochi giorni dalla fine del lockdown, il progetto si presenta infatti come un monito a riappropriarsi nuovamente degli spazi urbani, a tornare al gioco e al senso di comunità dopo un periodo di reclusione e confinamento dal mondo esterno. Insomma, un invito a rinascere, trovare nuove motivazioni e… scendere di nuovo in campo!
[Immagine in apertura: Il lavoro di Giulio Vesprini a Porto Sant’Elpidio a Mare. Artistic assistant: Giulia Grazioli – Luca Giustozzi – Alessandro Barbi. Technical assistance: Cluana Color. Video e Photo Drone: Giorgio Tortoni]