Musica, circo, danza, performance: sono queste le componenti della nuova stagione del Teatro Café Müller di Torino. Scritto dalla regista Caterina Mochi Sismondi, e prodotto dalla Fondazione Cirko Vertigo, il programma prevede una serie di spettacoli (online e offline), pensati per innescare un nuovo dialogo tra pubblico e attore.
In un momento di profonda incertezza, che ha spinto i teatri a ridefinire la loro programmazione e le modalità di fruizione, la Fondazione Cirko Vertigo torna con un progetto innovativo: una serie di spettacoli di qualità, pensati per ristabilire il contatto tra pubblico e attore. Stiamo parlando di Solo in Teatro, il programma scritto dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi per la nuova stagione del Teatro Café Müller di Torino (nell’immagine in apertura: Photo Andrea Macchia).
Pronto a inaugurare il prossimo 3 ottobre – con lo spettacolo della danzatrice Marigia Maggipinto –, il progetto consiste in una serie di spettacoli dal vivo: esibizioni di breve durata, precedute da docufilm che raccontano, attraverso la macchina da presa, il processo di creazione dell’opera.
Ogni performer sarà infatti invitato a trascorrere una residenza di sei giorni negli spazi del teatro, durante i quali, con la collaborazione di un fotografo e di un operatore video, sarà chiamato a illustrare il proprio processo creativo. Proiettati prima dello spettacolo – e successivamente fruibili on-demand –, i filmati si presentano dunque come un tentativo di avvicinare l’attore al suo pubblico, portandolo “dietro le quinte”, innescando nuovi dialoghi e abbattendo i limiti della scena.
Trasmessi in streaming sulla piattaforma Nice – il nuovo portale nato per accogliere l’archivio dei materiali multimediali di Cirko Vertigo –, gli spettacoli prenderanno il via sabato 3 ottobre con l’esibizione Due ma non due di Marigia Maggipinto – danzatrice e membro della compagnia del Tanztheater di Pina Bausch. Il programma continuerà sabato 17 con The Newspaper Man dell’artista circense Alexandre Duarte, mentre il 31 ottobre sarà la volta di Paolo Oricco, impegnato nel riadattamento teatrale del racconto Una relazione per l’accademia di Franz Kafka.
Sabato 14 novembre il tema della solidarietà prenderà invece forma nelle musiche e nelle parole di Luca Morino, mentre il 28 dello stesso mese Jurij Ferrini andrà in scena con lo spettacolo Vladimiro. A chiudere la stagione (presentata anche sul canale di Sky Arte con una serie di “pillole” video realizzate ad hoc) sarà Nicoletta Cabassi, impegnata con In divenire/In becoming: una danza per indagare i territori inesplorati tra corpo, luce e spazio.