David Bowie e il fotografo giapponese Masayoshi Sukita “si incontrano” al Palazzo Sant’Elia di Palermo. In arrivo la grande retrospettiva per ripercorrere, in oltre cento immagini, il lungo sodalizio tra i due artisti.
Un’esposizione dedicata a un “mostro sacro” della musica rock è sempre un evento di un certo clamore. Se a essere messo sotto i riflettori, poi, è un artista come David Bowie, le aspettative salgono alle stelle e l’appuntamento risulta imperdibile già in partenza. A raccontare le straordinarie vicende musicali e le “metamorfosi” estetiche del mitico Duca Bianco sarà presto il Palazzo Sant’Elia di Palermo, pronto ad aprire i battenti di una nuova rassegna fotografica tutta dedicata al cantautore londinese.
Si tratta di Heroes – Bowie by Sukita, la retrospettiva dedicata al quarantennale sodalizio (umano e professionale) tra l’artista e Masayoshi Sukita, maestro della fotografia giapponese autore di scatti fra i più iconici mai realizzati sul celebre musicista inglese.
Curata da Ono Arte Contemporanea – la galleria bolognese da sempre attenta alle gesta “eroiche” dei protagonisti del rock –, la mostra (aperta dal 10 ottobre al 31 gennaio) presenta oltre cento scatti realizzati da Sukita a partire dal 1972, anno in cui il fotografo nipponico arrivò a Londra per immortalare Marc Bolan e i T-Rex. Capitato casualmente a un concerto di David Bowie, e rimastone folgorato, il fotografo racconta: “Vedere David Bowie sul palco mi ha aperto gli occhi sul suo genio creativo. In quella circostanza osservai Bowie esibirsi con Lou Reed ed era davvero potente. Bowie era diverso dalle altre rockstar, aveva qualcosa di speciale che dovevo assolutamente catturare con la mia macchina fotografica”.
Da quel momento in poi la collaborazione tra i due si fece costante, anche grazie alla mediazione dell’amica in comune Yasuko Takahashi, e, nonostante l’assenza di dialogo a causa della forte barriera linguistica, la coppia di artisti portò alla luce una serie di scatti rimasti fra i più iconici della storia del rock.
Esposte in parte in anteprima nazionale, le fotografie si riferiscono alla sessione artistica negli studi della RCA di New York del 1973 e, soprattutto, a quella realizzata a Tokyo nel 1977, nell’ambito della promozione dell’album di Iggy Pop The Idiot (di cui Bowie era produttore). Foto on stage, ritratti intimi e pose da copertina si alternano nella lunga sequenza espositiva, mostrando la natura più autentica, ed esplosiva, dell’amato Ziggy Stardust.
[Immagine in apertura: © Photo by Sukita 2020]