Sono due mani che si tendono l’una verso l’altra e si stringono, simboleggiando fiducia e aiuto reciproco, a comporre la grande opera che l'artista franco-svizzero Saype ha realizzato all'interno del Parco archeologico della Porta Palatina di Torino, uno dei luoghi storici del capoluogo piemontese. L'intervento appartiene al più vasto progetto "Beyond Walls - Oltre i muri", avviato nel 2019, ovvero la "più grande catena umana della storia" con cui Saype punta a coprire cinque continenti e a raggiungere un totale di oltre venti città diverse. "Ci troviamo a un punto della storia in cui il mondo si sta polarizzando, e in cui molte persone si stanno ripiegando su se stesse. Tuttavia credo profondamente che sia solo rimanendo insieme che l’umanità possa rispondere alle più grandi sfide del nostro tempo", racconta l'artista in merito alla sua visione. I suoi lavori consistono in enormi dipinti sull'erba, della durata media che varia tra i 15 e i 90 giorni e dunque effimeri, nei quali vengono utilizzati pigmenti biodegradabili. Parallelamente all'opera, Torino dedica a Saype la sua prima mostra personale, che resterà aperta fino al 17 gennaio 2021 ai Musei Reali - Galleria Sabauda.