La casa editrice Longanesi porta in libreria “Tante care cose”, la piccola enciclopedia di Chiara Alessi dedicata agli oggetti e ai marchi che hanno fatto la storia del design italiano. Un gioiello editoriale, impreziosito dalle illustrazioni di Paolo D'Altan.
“Le cose sono concentrati di racconti, memorie, odori, affetti, transizioni, ricordi. Quando perdiamo un oggetto, perdiamo proprio un pezzo di passato”. A raccontarlo in maniera lampante, e con un linguaggio alla portata non soltanto dei più avvezzi al mondo della progettazione, è oggi Chiara Alessi, autrice del libro Tante care cose.
Già nota al pubblico dei social grazie al format Design in pigiama – la serie di brevi “lezioni” dedicate agli oggetti simbolo del Novecento italiano –, la scrittrice è tornata in libreria con una piccola, e interessantissima, enciclopedia sulla creatività e sullo spirito imprenditoriale made in Italy. Una analisi certosina che ripercorre, con aneddoti e cenni storici, la nascita e l’ascesa di “cose” che hanno segnato un secolo di design italiano.
Edito da Longanesi, e arricchito dai disegni di Paolo D’Altan – illustrazioni a matita che rendono il volume prezioso anche dal punto di vista stilistico, oltre che del contenuto –, il libro mette in luce una folta lista di oggetti e marchi di design di diversa natura: prodotti piccoli o grandi, brand famosi o anonimi, “ripescati” da Chiara Alessi e raccontati snocciolando informazioni ignote ai più.
Così è, ad esempio, per le minuscole graffette e la spillatrice a forma di faccia di balena, l’iconica Ape – il motocarro a tre ruote “cugino minore della Vespa” – o la “P” di Pirelli – lunghissima per evocare l’elasticità della gomma. E poi ancora l’epopea della Cedrata Tassoni – originariamente prodotta con l’acqua piovana –, l’intraprendenza del “poeta ingegnere” Leonardo Sinisgalli, la bici Graziella di Rinaldo Donzelli e l’invenzione dei celebri Baci Perugina, i cioccolatini dalla forma irregolare nati dall’impasto dei frammenti di nocciola scartati durante la lavorazione dei dolciumi. Nel complesso, un’antologia appassionante, capace di raccontare in maniera leggerissima e aggraziata l’inventiva e le competenze di un’Italia in evoluzione. Dal primo Novecento a oggi.
[Immagine in apertura: una illustrazione tratta dal libro di Chiara Alessi Tante care cose. © Paolo D’Altan]