Una nuova casa per l’eccezionale Polittico di Gent

26 Marzo 2021

© www.artinflanders.be, foto Cedric Verhelst

Quella del Polittico dell’Agnello Mistico è una delle avventure più complesse e tormentate della storia dell’arte, a partire dalla sua attribuzione. Dipinta dall’artista fiammingo Jan van Eyck tra il 1426 e il 1432, l’opera vide infatti la partecipazione del “misterioso” fratello Hubert, figura largamente sconosciuta e ancora oggi avvolta negli enigmi.

Composto da dodici pannelli di legno di quercia (per un’apertura totale di 258 x 375 cm), il polittico fu al centro di numerose vicissitudini. Realizzato per la cattedrale di San Bavone di Gent, in Belgio, e trasferito più volte nel corso dei secoli, nel 1781 vennero spostati in sagrestia i nudi troppo “espliciti” di Adamo ed Eva, mentre al 1934 risale il furto del pannello raffigurante i Buoni Giudici (oggi sostituito da una copia fedele). È anche a fronte delle numerose peripezie che il capolavoro è stato recentemente collocato in una nuova struttura in vetro: una sistemazione definitiva, pensata per porre fine alle travagliate vicende del dipinto e consentire a tutti gli appassionati d’arte di ammirarne la grandezza.

LA NUOVA SEDE DELL’OPERA

A partire da ieri, 25 marzo, la pala d’altare dei Van Eyck è stata infatti sistemata in una nuova e sofisticata collocazione, nel deambulatorio della cattedrale di San Bavone – per l’esattezza nella cappella del Sacramento, allargata e restaurata per l’occasione. L’obiettivo della cospicua operazione è proteggere l’opera ricreando condizioni climatiche e di sicurezza eccellenti, offrendo allo stesso tempo ai visitatori un’esperienza artistica intima e completa. Costruita su misura, la teca in vetro permette infatti di ammirare la pala d’altare in tutta la sua brillantezza e vivacità – anche a seguito dello straordinario restauro recentemente concluso: un colpo d’occhio notevole, che pone fine all’annoso dibattito sui pericoli e sulla precarietà che da sempre circondano il dipinto.

Visibile sia frontalmente che nella sua parte posteriore, il capolavoro è inoltre affiancato da una serie di strumenti tecnologici che garantiscono una fruizione ancora più immersiva e dettagliata della sua “saga” e della sua composizione. Assistenti digitali personali, sensori 3D e tablet per la realtà aumentata consentono di attraversare la storia della chiesa e del Polittico, conducendo turisti, fedeli e appassionati indietro nel tempo fino all’epoca in cui esso venne dipinto.

IL NUOVO VISIT CENTER

[Immagine in apertura: © www.artinflanders.be, foto Cedric Verhelst]