Aldo Rossi, l’architetto che interpretava la città
1 Aprile 2021
Sono oltre 800 le opere, tra disegni, schizzi, appunti, lettere, fotografie, modelli, documenti, che scandiscono il percorso espositivo di "Aldo Rossi. L’architetto e le città", la grande mostra con cui il il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebra uno dei maestri indiscussi dell'architettura italiana. Anticipatore della figura del progettista attivo oltre i confini del proprio Paese d'origine, oltre che architetto Rossi si è distinto anche come autore, redattore, intellettuale, studioso e docente di progettazione, in particolare negli atenei di Milano e Venezia. Ed è stato proprio Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia dal 2015 e ordinario di progettazione architettonica, ad aver curato questa importante retrospettiva, il cui titolo rimanda esplicitamente al libro di Rossi "L’architettura della città": uscito nel 1966, è considerato un classico della letteratura architettonica. Primo architetto italiano a vincere il prestigioso Pritzker Prize, nel 1990, in questa occasione il poliedrico progettista viene raccontato anche attraverso la fotografia. La mostra include infatti un'ampia documentazione fotografica, con gli scatti che autorevoli fotografi hanno dedicato nei decenni alle sue opere: da Luigi Ghirri a Gabriele Basilico, per arrivare a Giovanni Chiaramonte, Ugo Mulas, Mario Carrieri, Stefano Topuntoli, Antonio Martinelli, Marco Introini e altri ancora.