Scomparso nel 2013, Mario De Biasi è stato tra i più poliedrici fotografi del Novecento. La retrospettiva allestita alla Casa dei Tre Oci di Venezia fino al 9 gennaio 2022 ripercorre le sue molte vite professionali e non ‒ come fotoreporter di "Epoca", ma anche come ritrattista di celebrità quali Brigitte Bardot, Romy Schneider o Maria Callas, fotoamatore dallo stile neorealista o esploratore di mondi esotici e lontani ‒ e i suoi numerosi talenti attraverso 256 scatti, molti dei quali inediti. Il percorso, per lo più cronologico, di “Mario De Biasi. Fotografie 1947-2003” comprende preziose testimonianze storiche, in particolare dell’Italia del dopoguerra, e immagini diventate iconiche. Tra queste, “Gli italiani si voltano”, che raffigura una splendida Moira Orfei mentre cammina per le strade di Milano attirando lo sguardo dei passanti e della quale viene esposta per la prima volta l’intera sequenza. Scattata nel 1954 per un settimanale italiano, questa fotografia venne selezionata da Germano Celant come “copertina” per la sua celebre mostra “The Italian Metamorphosis 1943-1968”.
Burano, 1958 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Parigi, 1970 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Messico, 1968 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Maria Callas, Venezia, 1957 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Il balletto, Rimini, 1953 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Gli italiani si voltano, Milano, 1954 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Fellini e Masina, Venezia, 1955 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Domenica d’agosto, Milano, 1949 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Cancellata del portico del Duomo di Sassari, Sardegna, 1955 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano
Brigitte Bardot, Venezia, 1957 © Archivio Mario De Biasi / courtesy Admira, Milano