A intrecciare, almeno simbolicamente, i percorsi e le visioni del fotografo e filmmaker romano Olmo Amato, dell'artista Michela Cavagna, rientrata in Italia dopo una lunga esperienza nel Sud Est asiatico, e di Fosco Maraini, autorevole documentarista, scrittore e orientalista di origini fiorentine, è il Giappone. Le traiettorie dei tre autori, lontani per epoca e distinti per stile, si incrociano fino al 30 maggio prossimo a Biella. Nelle sale di Palazzo Ferrero sono infatti riuniti i loro lavori fotografici. Tre le mostre presentate in parallelo nella sede espositiva: si va da "La luna e il bambù", in cui Amato dà prova della sua capacità di unire in un’immagine l'analogico e il digitale svelando un Giappone lontano dai grattacieli e dalla tecnologia, a "Endocosmo Maraini", che raccoglie le straordinarie immagini della permanenza nel Paese asiatico del noto autore, fino ad arrivare a "Iris. Inverno (e poi sarà di nuovo primavera)", con gli inediti di Michela Cavagna. Questi ultimi lavori, presentati nella cornice di BI-BOx, sempre a Palazzo Ferrero, omaggiano la cultura giapponese chiamando in causa le categorie del silenzio e del vuoto e invitando l'osservatore alla contemplazione e alla personale interpretazione.