Nessun posto è come casa. Lo dimostrano trenta artisti a Roma

23 Settembre 2016


Da sempre al concetto di casa non corrisponde un significato univoco, ma “casa” è il luogo in cui ci si sente a proprio agio, senza badare a geografie, contesti ambientali ed estetica. Ecco quindi che i luoghi residuali e complessi in cui prende forma il nuovo episodio del progetto There is no place like home possono diventare dimora per gli artisti coinvolti.

Dopo l’esordio romano in un cantiere della Via Aurelia e le successive tappe a Venezia e nuovamente a Roma, fino al 30 settembre la rassegna torna ad animare la Capitale, scegliendo come casa l’approdo sul Tevere in prossimità del Ponte Marconi. Facendo la spola tra una vecchia barca da pesca ormeggiata sul fiume, raggiungibile dal Lungotevere San Paolo imboccando un sentiero sterrato, e il canneto che punteggia la riva, si possono incontrare le opere di trenta artisti internazionali, in dialogo con la natura circostante.

Da Luigi Ontani a Nico Vascellari, dai Masbedo a Liliana Moro, senza dimenticare Michael Fliri, Jonathan Monk, Ludovica Carbotta e Daniele Puppi, sono molti e conosciuti i protagonisti della rassegna, che alterna installazioni e video a momenti performativi, in programma durante l’imminente fine settimana.

[Immagine in apertura: There is no place like home, Roma 2016, work in progress, photo altrospazio]